Davide Caranchini, chef del ristorante Materia a Cernobbio (CO), esprime in questo piatto la sua filosofia al confine tra avanguardia e classicismo.
Nei pressi del confine tra Italia e Svizzera. Nei pressi del confine tra avanguardia e classicismo, fondendo le due intenzioni in un’unica grande cucina d’autore, personale, convinta, studiata a fondo e messa in pratica in maniera tale che il gusto personale da soggettivo diventi oggettivo. Nulla di sbagliato, prendendosi un rischio calcolato che con gli anni è diventato sempre più calibrato, scegliendo ingredienti poco consueti, ma non tanto per stupire, semplicemente perché necessari, perfettamente integrati in ogni ricetta, utili al completamento di un piatto, mai banale, ma nel contempo senza cadere nell’azzardo.


Nulla di sparpagliato per il piatto, tutti gli elementi convergono con sicurezza verso il centro, il centro del gusto complessivo, equilibrato, colpito di fioretto, tra le note acide e amare appena accennate e con le sapidità sotto controllo. Emblematico il piatto in oggetto, sì stagionale, ma che potrebbe benissimo essere gustato a temperature diverse a seconda del periodo dell’anno. Intensa concentrazione selvaggia nel ripieno, finezza del suo involucro, il tutto infuso e avvolto in una profondità di sapore data dal brodo. Lo chef va oltre la ricchezza di salse e intingoli, regalando un piacere confortante al palato solo con un brodo, peculiarità per altro non rara tra i migliori chef italiani, categoria di cui fa parte anche Davide Caranchini.


Ristorante Materia
Via Cinque Giornate, 32
22012 Cernobbio (CO)
Chef: Davide Caranchini
Tel.+39 031 2075548
http://www.ristorantemateria.it/
Prezzo medio: carta 90/110 euro – Menù: 85/145 euro