La cantina vitivinicola Casale dello Sparviero, nel cuore del Chianti punta sull’innovazione con Abaco4Grapes, la piattaforma di smart farming di Abaco Group dedicata al settore vitivinicolo.
Verso il futuro della viticoltura: l’impegno di Abaco Group
Anche il settore vitivinicolo si trova oggi a dover fare i conti con gli effetti del cambiamento climatico: dall’alternanza tra lunghi periodi di siccità e improvvise alluvioni alle violente grandinate che possono compromettere il raccolto di mesi. Così il futuro della produzione del vino passa inevitabilmente per l’avanzamento tecnologico e l’implementazione di soluzioni avanzate finalizzate all’aumento della resa produttiva e al miglioramento della qualità riducendo, allo stesso tempo, l’impatto sull’ambiente.
La cantina vitivinicola Casale dello Sparviero, nata nel 1970 da Olindo Andrighetti, nel cuore del Chianti, in Toscana, ne è un chiaro esempio. Una tenuta che comprende località ricche di storia in grado di farsi vanto di una tradizione vinicola di più di ottocento anni e che oggi è consapevole più che mai di quanto sia fondamentale creare una sinergia tra i valori tradizionali e l’innovazione tecnologica.
Con una superficie vitata di 90 ettari dal quale la cantina ottiene il Chianti Classico Gran Selezione Paronza, l’azienda decide nel 2022 di scommettere sul futuro del settore digitalizzando le proprie attività con Abaco4Grapes. Un’innovativa piattaforma di smart farming dedicata al settore vitivinicolo di Abaco Group, player di riferimento europeo nel settore dell’agtech.
Grazie all’utilizzo della piattaforma di viticoltura di precisione, Casale dello Sparviero ha digitalizzato le attività di campo e usa i dati che ne derivano per il monitoraggio e il controllo della produzione. L’azienda del Chianti sta così ottimizzando l’utilizzo di prodotti fitosanitari e di risorse idriche raggiungendo risultati importanti in termini di sostenibilità, oltre ad ottenere un aumento del potenziale qualitativo del vigneto grazie alla consultazione di algoritmi per la prevenzione dalle malattie della vite o l’analisi della fertilità dei suoli.
Così i vini migliori stanno diventando sempre più tech; la tradizione si evolve verso un modello che supporta agronomi e tecnici di campo nel loro lavoro quotidiano grazie a strumenti che oggi consentono di monitorare e migliorare sempre di più qualità e resa del raccolto.
Sostenibilità e innovazione diventano elementi imprescindibili nel percorso di trasformazione di uno dei settori più strategici dell’economia nazionale. E oggi dietro l’altissima qualità di una bottiglia di vino non c’è solo la storia e la tradizione, ma anche la capacità di innovare con uno sguardo sempre rivolto al futuro.