Il ghiaccio è l’ingrediente più importante di qualsiasi cocktail. Guai a pensare sia solo un trucco dei bartender
Uno degli incubi di qualsiasi bartender, si tratti un cocktail bar di nicchia o il gigantesco angolo ristoro di una discoteca, ha come protagonista il ghiaccio: agli occhi del consumatore, infatti, l’utilizzo dei cubetti appare ancora come uno strumento per “annacquare” il cocktail, allungando il contenuto del bicchiere, che quindi avrà all’interno meno prodotti alcolici. Una sorta di truffa che il bartender opererebbe ai danni degli ospiti, che si avvicinano ai banconi esclamando “fammelo carico!”, come a dire “mettici più alcool e meno cubetti!”: ebbene, non esiste quasi nulla di più sbagliato.
L’ingresso del ghiaccio nel panorama della miscelazione, e in realtà in quello della vita quotidiana in generale, si deve al visionario Frederick Ice King Tudor: bostoniano, agli albori dell’Ottocento tirò su la prima impresa per la distribuzione internazionale di ghiaccio, fallendo pateticamente in principio, indebitandosi fino a sperimentare la galera, prima di riuscire a trovare la quadra per spedire cubetti ai Caraibi, al Sud America, addirittura a Hong Kong, rivoluzionando le abitudini di somministrazione e consumo delle bevande, tra le altre cose.
Tra gli ingredienti che possono comporre un cocktail, il ghiaccio è senza dubbio il più importante per la sua doppia funzione, quanto mai fondamentale, a seconda del momento di impiego. Il ghiaccio utilizzato per la preparazione del drink, grazie all’azione del bartender al tempo stesso diluisce e raffredda la miscela (il bartender non deve quindi shakerare o mescolare troppo a lungo), garantendo che il tenore alcolico delle singole componenti si attenui grazie al repentino abbassamento della temperatura. Quello all’interno del bicchiere di servizio, sul quale verrà filtrato il cocktail una volta pronto, serve invece a tenere la temperatura (bassa) costante: poco ghiaccio, in definitiva, comporterà un cocktail caldo dopo poco tempo. E un cocktail caldo non piace a nessuno…