Pensate all’”Ice Cream Man “di Tom Waits capace di dipingere un gelato “So Good It’ll Blow Your Mind” così buono che ti farà impazzire, o all’immenso Prince compositore di due brani intitolati “Peach” e “Cream” e agli Smashing Pumpkins e al loro omaggio alla Maionese.
Se credete che possano non solo esistere ma anche coesistere due mondi come il cibo e il rock, questa diventerà la rubrica che fa per voi. Mossi dall’entusiasmo, dalla voglia di condividere sempre e comunque, i consumatori di musica e gli appassionati di gastronomia, in tempi digitalizzati e social, sono legati dalla voglia di documentare.
Provate a immaginare un concerto dei Pearl Jam, o di Miley Cyrus e pensate contestualmente alle loro hit non ascoltate ma fotografate. Per il mondo dei food influencer avviene praticamente lo stesso, e il canovaccio è similare: si scattano foto e si caricano immagini prima ancora di assaporare il piatto.

Questo proselitismo di “condivisione del gusto” e del piacere personale ci ha reso più aperti e allo stesso tempo smaniosi di far parte di un gruppo. Questa sorta di “appartenenza” ci ha inoltre restituito più esperti e tecnici. Capiamo tutti (o quasi) quando un piatto è autentico, e in genere più artigianale è meglio è. Questa smisurata attenzione per la “focaccia ben lievitata”, l’attenzione per i “buchi della lievitazione” è ormai paragonabile all’interesse per chi fa musica, per come la fa, per come ci viene recapitata e per come viene pubblicata sulle piattaforme social.
In tanti sostengono che il cibo nelle canzoni rock sia un continuo di doppi sensi sessuali, noi crediamo che i doppi sensi siano analisi precise e dirette. Quello che è certo è che nessun follower potrebbe perdonare a un influencer di mentire sul cibo. Questo per dirvi che, l’identità culturale si esprime anche attraverso le abitudini gastronomiche e i momenti conviviali trovano ampio spazio nell’arte e nello specifico nella musica rock. Buon cibo e sopraffina musica sono due arti da sempre in perfetta sintonia, l’una al servizio dell’arte quale fonte ispirativa, metafora o semplice supporto.Chiudendo gli occhi possiamo utilizzare il potente strumento dell’immaginazione e immergerci nei banchetti rinascimentali dove musica, cibo e vino accompagnano le pietanze dei commensali. Gioacchino Rossini ha coniugato prima di tutti cibo e musica. A distanza di secoli nulla è per fortuna cambiato. GastroRocknomia vi farà sorridere, vi farà riflettere, vi racconterà curiosità e scoverà tanto rock che poggerà le sue fondamenta sul cibo.
