Innovazione e dinamismo culinario: sono queste le caratteristiche del panorama gastronomico pugliese. Andiamo alla scoperta dell’undicesima tappa di Cappelli in viaggio.
La Puglia è un triunvirato di bianco, azzurro e verde con un’ancestrale tradizione gastronomica e innovazione che tessono le fila di un importante dinamismo culinario. Quest’anno gli Ispettori hanno individuato 8 insegne meritevoli di cappello. 3 nella provincia di Bari, 2 invece le insegne che conquistano il cappello nella provincia di Lecce. 1 ciascuno per quelle di Brindisi, Barletta e Taranto. Creatività e tecnica al servizio di una visione avanguardista quella di Bros’ a Lecce. L’inarrestabile duo Pellegrino- Potì ottiene 4 cappelli su 5 e un punteggio di 18/20imi.
A ottenere 3 cappelli e un punteggio di 17,50/20imi è il Pashà a Conversano. Lo chef Antonello Zaccardi e Angelica Iannuzzi concepiscono una cucina che entra in sintonia con il territorio in una veste ludicamente tecnica. È investito dei medesimi riconoscimenti lo chef Angelo Sabatelli. Nel suo omonimo locale solidi riferimenti del vocabolario territoriale, con esplosioni esotiche.
Ci si addentra poi nella Puglia verace seguendo le indicazioni verso i 35 ristoranti che senza dubbio per il 2024 meritano una deviazione sull’itinerario. Sono 9 nel barese, 3 nelle provincie di Brindisi e Taranto, 5 in quella di Barletta, 7 nel foggiano, 8 per i territori di Lecce. Qui viene imposto il sigillo di autentiche squisitezze regionali. Al trabucco di Peschici, la verità marinara della cucina nell’irripetibile spettacolo del trabucco al tramonto. O ancora, a Conversano la trattoria on the go con i piatti da consumare in strada di Evviva Maria.
