Da Firenze alla prelibata Maremma: nessuno escluso. Per l’ottava tappa di questo ricco e gustoso viaggio andiamo in Toscana.
La geografia gastronomica della Toscana è segnata da eleganti insegne che convivono insieme a goduriose trattorie nelle città d’arte fino ad allargarsi nella sconfinata e prelibata Maremma. Sono 51 i ristoranti che per il 2024 ricevono il cappello. 4 nelle provincie di Arezzo e Livorno, 13 in quella di Firenze, 5 nei confini di Grosseto. 11 nella provincia di Lucca, 1 per quella di Massa e Pistoia, 2 per la giurisdizione di Pisa, 3 per quella di Prato. Conclude la provincia di Siena con 7.
A Firenze, resta imbattuta L’Enoteca Pinchiorri che si vede attribuiti 4 cappelli su 5 e un punteggio di 18,50/20imi. La cucina degli chef Riccardo Monco e Alessandro della Tommasina è così limpida e totale da ergersi, monumentale, in un’aurea di atemporale perfezione. Seguono il Lux Lucis di Valentino Cassanelli a Lucca e il Piccolo Principe di Giuseppe Mancino a Viareggio. Entrambi portano a casa 3 cappelli e un punteggio di 17,50/20imi. Parliamo di cucine pulite e definite, devote all’imperitura tradizione toscana eppure così avanguardiste.
Parte da Gucci Osteria a Firenze la circumnavigazione del globo guidata dagli chef Karime Lopez e Takahiko Kondo. Il menu è un percorso affascinante che dall’Italia si collega al mondo.
41 i ristoranti che compongono la biodiversità gustativa regionale volta a rinsaldare tradizioni e proporre novità. 16 nella provincia fiorentina, 1 per Arezzo, Pistoia e Prato. Sono 2 invece per quelle di Grosseto, Livorno e Pisa. 8 insegne nella provincia di Lucca, 9 in quella di Siena. A Pistoia, Baldo Vino promuove una lettura della cucina povera e Faltenora a Pratovecchio è la Toscana marinaresca con un tocco di creatività.