Da vecchie stazioni di ristoro per pastori, a luoghi di ospitalità genuina e di alto profilo. Gli stazzi sono la nuova frontiera dell’accoglienza della Sardegna.
Sardegna, regione di mare cristallino abbagliante, appiattito o increspato da un vento sempre costante. Questa fotografia prettamente estiva e accaldata dell’isola mostra e racconta solo una parte minore di quello che realmente questo territorio offre. Per di più, nella Sardegna di costa e di mare c’è anche meno storia, economia e passato di quello che si può recuperare visitando l’entroterra e le zone di montagna. Dove tutt’oggi ci sono pastori e allevatori, dove l’agricoltura per quanto difficile ancora resiste, dove le case spesso sono in muratura a secco, si vedono grandi greggi sonnolenti attraversare le strade e in qualche modo la Sardegna assomiglia a qualcosa di diverso da ciò che il turismo di massa racconta. In Gallura, nel nord-est della Sardegna, si assiste da qualche anno alla nascita di una nuova ospitalità caratterizzata da un forte ritorno alla ruralità e alla ricerca di pace e tranquillità.
Quelli che un tempo erano i vecchi rifugi di sosta di pastori e agricoltori galluresi prendono il nome di stazzi, dal latino statio ovvero stazione. Per secoli questo termine ha racchiuso il concetto di azienda contadina e contemporaneamente di costruzione abitata da padroni e mezzadri che si occupavano della campagna. Recentemente, molte di queste vecchie dimore sono state riqualificate in luoghi di ospitalità genuina, più o meno lussuosa ma sempre particolarmente intima e riservata. Gestiti da famiglie che ne hanno ereditato la proprietà o da privati che si sono appassionati alla loro storia, gli stazzi stanno vivendo una vera e propria rinascita. Le ristrutturazioni ne valorizzano l’architettura mantenendo una connessione con il territorio grazie all’uso di materiali locali, a forme e decorazioni naturalistiche oltre che alle collaborazioni con artigiani nativi della Sardegna. Ne abbiamo selezionati tre che ci hanno particolarmente colpito per coerenza di progetto, visione, qualità dei servizi e design.
STAZZO LU CIACCARU
Localita O Lu Ciaccaru, 07021 Arzachena SS
Un’antica tenuta di campagna, un tempo casa di mezzadri, è ora un elegante resort con piscine e ville private poco distante da Arzachena e dalla Costa Smeralda. La proprietaria Geraldina Giovannoni, avvocato di origine fiorentina, ha trascorso le sue estati seguendo passo passo i lavori di restauro: «Volevo che Stazzo Lu Ciaccaru assomigliasse a una casa, non volevo snaturarlo. Così ho mantenuto in vita tutti gli spazi originali e ho curato personalmente ogni ambiente, accostando mobili realizzati da artigiani locali ad arredi appartenuti alla mia famiglia». Il resort ospita diciassette camere di diverse tipologie, quattro con piscina privata riscaldata e due ville.
La prima, chiamata Lo Stazzo, è una tipica dimora di pastori risalente al 1850, dove l’anima rustica è stata perfettamente conservata anche dopo il restauro ma è stata completata da comfort moderni come la piscina ad uso esclusivo e un solarium. La seconda è invece Il Pagliaio, quella che un tempo era “la casina della paglia” dove i mezzadri conservavano il fieno per il bestiame. Oggi è un’elegante villa su due piani, con tre camere fresche e silenziose, una cucina e un patio esterno. Lu Ciaccaru offre anche un ristorante, La Ciminea, dove la cucina è diretta, genuina e saporita come vuole da tradizione regionale.
CASCIONI ECO RETREAT
SP 59 bis, 07021 Arzachena SS
Affacciato sulla baia di Cannigione, Cascioni è il nome di una piana fertilissima, bagnata da un ruscello che in questa zona indugia, allargandosi placidamente nella riserva naturale dello stagno Saloni prima di mischiarsi lento al mare. Il retreat reinterpreta l’architettura e gli spazi dello stazzo sviluppandosi su dieci deluxe pool suite e cinque prestige pool suite, ciascuna con il suo porticato, giardino privato, piscina riscaldata e la veduta di campagna o di mare, soggiorno e camera da letto. Il punto di ritrovo è il casale centrale, luogo di accoglienza e ingresso al ristorante Ulia.
Qui si trovano anche un lounge bar affacciato sul prato, una piscina panoramica, il centro benessere e la sauna. La proposta gastronomia di Ulia è tradizionale, curata ma pur sempre rustica. Anche in questo caso non mancano le verdure dell’orto, le primizie del frutteto, le olive di proprietà e il loro profumatissimo olio. Non è raro che la cucina prepari ciò che gli stessi ospiti raccolgono durante le proprie passeggiate nella tenuta.
GALLICANTU RETREAT
SP 14 Località Corrimozzu, 07020 Luogosanto SS
Gallicantu in sardo antico significa alba. Siamo davanti a un edificio degli anni’30, rimasto abbandonato per quasi mezzo secolo a Luogosanto, borgo noto per le chiese campestri e i resti medievali. I due proprietari, Marco Maria Berio e Raffaella Manca, hanno seguito i lavori di ristrutturazione disegnando ogni pezzo così come lo avevano immaginato. Gallicantu conserva due stazzi restaurati con materiali tradizionali: i cantoni di granito delle strutture originali sono lasciati a vista e le vecchie tegole recuperate o reinventate come lampade da interno. Alcune scelte dell’architetto franco-belga Jean Claude Lesuisse, come per esempio le finestre a occhio di bue, donano a entrambi un carattere originale, quasi fiabesco, che rende questo complesso uno dei meglio restaurati e dall’atmosfera più autentica.
Lo stazzo principale ospita cinque camere una diversa dall’altra, un salotto con camino e una zona benessere con sauna, bagno turco, docce emozionali e una piccola area relax. Il filo conduttore è quello di un’architettura organica fatta di elementi naturali come ferro e pietra che trovano la perfetta armonia con tessuti, tappeti e ceramiche artigianali sarde. La vecchia stalla ospita la cucina di Gallicantu dove ogni giorno vengono sfornate torte, crostate, biscotti e le paste della tradizione, offrendo solo a colazione e cena ed esclusivamente per gli ospiti dello stazzu, un menu goloso e casalingo. La tenuta è circondata da numerosi ulivi, un mandorleto, alberi da frutta, un agrumeto, ciliegi di nove diverse qualità oltre a duecento piante di mirto e alcune arnie per la produzione del miele.
Diverse identità e stili, chi sceglie gli stazzi, cerca quiete e intimità, un mare non troppo fragoroso e tante cicale. Dal lusso più strutturato alla soluzione più in continuità con territorio e paesaggio, ognuno sarà in grado di trovare la propria dimensione.