Giochi di consistenze e acidità nella cucina sostenibile dello chef Marco Rispo: il calamaro, vitello e lamponi
Se ancora si nutre qualche dubbio sull’enorme potenziale dell’area geografica a sud di Salerno, di quella prepotenza di colline e spiagge che arrivano a sconfinare in Basilicata, basterà deviare di qualche chilometro lungo la ss18 tirrena inferiore per ritrovarsi a varcare l’ingresso di un lembo di paradiso, dove tutto sembra conciliarsi nell’armonia della natura. Qui, infatti, nella tenuta Le Trabe di Capodifiume, sin da tempi non sospetti la sostenibilità ambientale è l’essenza stessa della struttura, una sorta di isola, costruita tra canali di acqua ad alimentare una centrale idroelettrica.
Il ristorante con la sua cucina di prossimità è una naturale estensione sotto altre forme di questa natura, che lo chef Marco Rispo riesce a condensare nei piatti che animano i suoi menù. Il calamaro, vitello e lamponi che irrompe sulla tavola rappresenta infatti la perfetta commistione tra mare e terra e i suoi rimandi rispettivamente individuati con la pesca locale del calamaro, l’allevamento consapevole del vitello e lamponi scovati ricerca tra gli arbusti spontanei. Un piatto di estrema pulizia giocato sulla semplicità degli elementi e la complessità della loro interazione che si amplifica nel gusto e trova sponda nelle consistenze. Il lampone prima accompagna in dolcezza poi correttamente chiude con la nota acida.
Le Trabe
Via Capodifiume 4
84046 Capaccio (SA)
Chef Marco Rispo
Tel. 0828.724165
www.letrabe.it
Due menù degustazione di 4 e 8 portate a 90 e 120 euro.