Cappelli in viaggio torna con una nuova veste pronta a portarvi in giro per l’Italia alla scoperta di pietre miliari della gastronomia italiana, e non solo, immerse in contesti da favola per un weekend fuori porta o una cena romantica.
Il nostro itinerario in Toscana
Dalle terre del Chianti ai borghi nascosti delle province toscane, la prima tappa di questo nostro primo itinerario gastronomico tocca tre punti strategici: Livorno, Firenze e Siena. Quattro ristoranti circondati da vigneti e panorami, perfetti per trascorrere un weekend in Toscana e godersi un pranzo all’aperto durante la stagione primaverile o estiva. Luoghi di suggestioni sensoriali e visive in cui l’esperienza gastronomica si arricchisce sempre di nuovi punti di vista.
Osteria Ancestrale, Castagneto Carducci, Livorno (2 cappelli)
Chef: Fabrizio Bartoli
Circondati letteralmente da colline verdi e un centro storico caratterizzato da stretti vicoli lastricati ed edifici medievali come quello di Castagneto Carducci, ci troviamo esattamente nel cuore della Bolgheri vinicola. Qui, a Osteria Ancestrale, la brace è il fulcro di ogni preparazione culinaria, con chiare influenze dominicane. Una cucina spiazzante, quella di Fabrizio Bartoli, per intensità di gusto e completezza di sapori che rende indimenticabili gli abbinamenti proposti, un po’ come la Zucca spaghetto.
Il Visibilio, Castelnuovo Berardenga, Siena (2 cappelli)
Chef: Daniele Canella
Gli amanti dell’enogastronomia trovano in Castelnuovo Berardenga un vero paradiso, grazie alla produzione di vini pregiati come il Chianti Classico e l’olio d’oliva extravergine. Numerose cantine offrono, infatti, degustazioni e visite guidate, permettendo ai visitatori di scoprire i segreti della vinificazione e di assaporare i prodotti locali. The Club House è il lussuoso hotel che ospita Il Visibilio, con Giuseppe Iannotti in veste di consulente e Daniele Canella alla guida della cucina. La formula del ristorante prevede un solo menu degustazione che offre un divertente affresco gustativo del territorio. A un secondo piatto importante giunge, infatti, un grande Sedano rapa con beurre blanc e caviale.
Vitique, Greve in Chianti, Firenze (1 cappello)
Chef: Antonio Guerra
Una cantina del gruppo vinicolo Santa Margherita, frutto del recupero della storica distilleria Bonollo, con un suggestivo ristorante affacciato sul verde delle colline di Greve. In Vitique la cucina è moderna, aperta a idee e prodotti, dove i contrasti sono ben giocati anche quando viene rivisitata la tradizione locale. Segnaliamo l’armoniosa combinazione nel Morone alla brace con zucchine, in cui la consistenza cremosa dei vegetali offre una nota morbida, mentre gli stessi in carpaccio donano freschezza e acidità.
Campo Del Drago, Castiglion del Bosco, Siena (2 cappelli)
Chef: Matteo Temperini
Nel cuore della Val d’Orcia, a pochi chilometri da Montalcino, sorge la Tenuta Rosewood Castiglion del Bosco. Fondata nel 2003 dal magnate del vino italiano Massimo Ferragamo, la tenuta si estende su oltre 4.500 acri di terre, comprendendo vigneti, oliveti, boschi e campi coltivati. All’interno della Tenuta, riconosciuta soprattutto per la sua bellezza naturale e il suo patrimonio storico, troviamo il ristorante Campo del Drago che, grazie alle creazioni dello chef Matteo Temperini, offre nel suo percorso gastronomico note floreali e speziate che si miscelano agli ortaggi casalinghi. Tra i migliori passaggi segnaliamo il Tortello di stracotto alla fiorentina spezie di panforte e tartufo marzolino.
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