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Resort e tramonti, fuga al Therasia Sea&SPA di Vulcano

Nel pieno delle Isole Eolie, il Therasia Sea&SPA è oggi un luogo da non perdere per un’esperienza di accoglienza a tutto tondo.

Le Isole Eolie sono un mondo da scoprire: come spesso succede in un arcipelago gli spostamenti non sono facili, i prezzi sono tendenzialmente ricaricati verso l’alto, il personale scarseggia o è occasionale, le consegne ritardano, le spiagge ci sono ma perlopiù sono scogli o magari spiagge nere come succede ad esempio a Vulcano e Salina.

Se guardiamo l’altro lato della medaglia però, le isole te le vai a cercare, te le conquisti, le interiorizzi e gli scenari che ti mostrano li hanno soltanto loro. Certi colori, certe sfumature del cielo, il loro essere terra e mare fa sì che le ombre al tramonto si allunghino come i watussi e la notte il cielo sia tempestato di stelle. C’è una malinconia di fondo, una sorta di romanticismo languido che domina queste isole, capace di arrivare dritto all’anima.

Se Stromboli resta la più selvaggia, Alicudi e Filicudi le più belle in assoluto, Salina la più godibile, Lipari la sorella maggiore, Panarea quella del bunga bunga, Vulcano è un po’ come una terra di mezzo. Il vulcano c’è anche nella realtà e non solo nel nome e appena poserete il piede sulla terra ferma sarete inondati da uno sgradevole odore di acque sulfuree tipiche dell’isola e curative in certe SPA e strutture termali.

L’escursione sulla cima merita, specialmente se riuscirete a svegliarvi in tempo per vedere l’alba sul cammino ed essere sul cratere alle primissime ore del mattino, quando il sole ancora è tenue. Nella parte nord dell’isola, Vulcanello, proprio sulle sperone della roccia e a picco sul mare in una posizione unica, si sviluppa il Therasia Resort Sea and SPA.

Therasia

Come spesso succede da Roma in giù, la gestione è familiare e gli inizi risalgono agli anni Sessanta, quando Maria trasformò quella che un tempo era una villetta semplice in una casa per vacanze dove ospitare turisti di passaggio. I suoi figli, Giacomo e Maria, prestavano il loro aiuto in estate occupandosi tra le altre cose dell’orto, per fornire verdura, frutta e vino ai propri ospiti. Nei primi anni Ottanta, Casa Maria divenne un piccolo albergo, il Parco Maria, circondato da un bel giardino. Negli anni Novanta però, Luigi da una sferzata di novità fondando il tour operator Imperatore Travel World, oggi leader sul mercato italiano.

Questo consentì alla famiglia di acquistare nel 2003 il Therasia Resort Sea and SPA, a picco sul mare, e nel 2011 il Botania Relais and SPA di Ischia. Entrambe le strutture sono gestite oggi dalla moglie di Luigi, Rita, e della prima figlia Francesca. La passione per l’ospitalità e la costanza nel lavoro ha fatto sì che entrambe le strutture siano parte del circuito The Leading Hotels of the World.

Una piscina a sfioro e una vasca idromassaggio affacciati sui Faraglioni di Lipari, due piscine di acqua salata che vengono riempite ogni mattina e una discesa al mare privata. Lettini e solarium molto abbondanti e perfetti per godersi il sole tutto il giorno. L’hotel vanta ben quattro ristoranti, quasi troppi per essere tutti operativi con la stessa forza e intensità, e due bar.

Le due esperienze da non mancare sono quella presso Il Ristorante Il Cappero, con una stella Michelin sotto la guida di Giuseppe Biuso e il percorso interamente vegetale di Davide Guidara presso il ristorante I Tenerumi, sempre all’interno del resort. La palestra è firmata Technogym e aperta ventiquattro ore, con quattro lezioni gratuite ogni giorno salvo la domenica che si alternano con un insegnante. La colazione dura sino alle undici del mattino e il bar/ristorante I Grusoni a bordo piscina offre la possibilità di ordinare direttamente dai lettini, così come sedersi sotto la tettoia per la pausa pranzo. Il cocktail bar sorge proprio a fianco de I Tenerumi e con una vista invidiabile sulla baia.

Un cinque stelle dove non mancano le famiglie ma si riesce in ogni caso a mantenere una giusta privacy, le camere sono molte e l’affluenza intensa nei mesi di alta stagione. Il personale è sorridente e cordiale, ma stagionale alle volte un po’ troppo improvvisato. Visto il periodo e le continue difficoltà di trovare personale per questo settore è comprensibile e in strutture che vivono fisarmoniche ampie ancora di più, tuttavia dato il tenore complessivo della struttura c’è un potenziale inespresso che andrebbe incanalato meglio. A Vulcano resta l’indirizzo da salvarsi, da godersi per un paio di giorni, romantico senza dubbio e con la posizione migliore in assoluto per guardare tramonti a suon di calici di champagne.

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