Semplicità e tecnica, gli ingredienti fondamentali per la minestra di Gabriele Camiolo, chef di Locanda Capofaro
Locanda Capofaro è una finestra sulla bellezza della famiglia Tasca D’Almerita: la terrazza sul mare delle Eolie da un lato, le vigne di Malvasia che la circondano dall’altro, accolgono l’ospite che viene coccolato in ogni momento della giornata, cena compresa. Anche se l’impressione che si ha alzandosi da tavola è che del ristorante di Capofaro si parli troppo poco, anche da parte della proprietà che potrebbe valorizzarlo ulteriormente. Anche perché in cucina c’è uno chef molto bravo, Gabriele Camiolo.
Siciliano, pasticciere di formazione e si vede nella precisione con cui costruisce i piatti che partono dai prodotti che la natura offre dalla campagna al mare. Tutto semplice, leggibile ma realizzato con uso magistrale della tecnica: prendete gli anelletti serviti in un magnifico estratto di pesci di scoglio, completato da tenerumi e un tocco di crema di fagioli Cosaruciaru. Un piatto che profuma di Sicilia, di mare che vorresti non finisse mai e quando, inevitabilmente succede, sei pronto ad ordinarne un altro.