La Valle d’Aosta non è mai stata piccola dal punto di vista gastronomico. In questa decima tappa ci avventuriamo tra succulenta cacciagione e pasta ripiena.
La Valle d’Aosta è una chicca gastronomica, superba terra di confine e poliglotta non solo nel vocabolario, ma anche in cucina. Il risultato è una commistione di brillanti performance gastronomiche. Sono 3 i ristoranti a ricevere i cappelli nella provincia unica di Aosta. L’exploit di Paolo Griffa che con un punteggio di 4 cappelli su 5 e 17,50/20imi, riporta a nuova vita il Caffè Nazionale.
Qui convergono ricerca del dettaglio e slancio ludico in preparazioni pensate con minuziosa tecnica. Segue Vecchio Ristoro premiato con 2 cappelli e 16,50/20imi per l’impiego del Km0 autentico e non di facciata. Le Petit Bellevue viene insignito di 1 cappello e 15,50/20imi per la succulenta cacciagione e pasta ripiena. C’è da rivedere il percorso sull’itinerario di 5 ristoranti che certamente meritano un viaggio apposito per degustarne la cucina.
Parliamo della polenta concia e la grigliata mista de Il Balivo ad Ayas. Qui, non viene disdegnato nemmeno preparazioni a base di pesce. Si passa alle carni scandinave del Wood, Swedish and Italian Restaurant in Cervinia. Nel menu dalla renna al pesce persico con sapori della memoria tutti italiani.