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Nolinski a Venezia: un cocktail bar nascosto in una biblioteca

Il Bar Biblioteca del nuovo luxury hotel veneziano Nolinski immerge gli ospiti nell’arte e nella cultura, con sedute in velluto circondate da scaffali che accolgono oltre 4000 libri e un affresco di Simon Buret.

Quando a Venezia arriva la sera le calli affollate si svuotano pian piano, lasciando il posto all’eco dei passi
degli avventori in cerca dei cocktail bar più raffinati per ordinare il drink della buona notte. A pochi passi da Piazza San Marco, la recente apertura del luxury hotel Nolinski, all’interno dell’ex Borsa di Commercio, ha riportato alla luce uno dei luoghi più significativi della storia veneziana, segnando sulla mappa della città una nuova tappa per gli amanti del buon bere.

Lo stile Art Nouveau e il Liberty, magistralmente interpretati con accenti modernisti dagli interior designer
LeCoadic-Scotto, si svelano attraverso i cinque piani del palazzo ed esprimono il loro fascino più autentico nel Bar Biblioteca. Fiore all’occhiello dell’offerta mixology del Nolinski, parte di Evok Group, si raggiunge al terzo piano attraverso la maestosa scala d’onore con il suo corrimano in ferro battuto. Celato da una tenda rossa, lo spazio intimo e raccolto è un vero gioiello di privacy e lusso discreto, dove gli ospiti possono accomodarsi su divani in velluto dagli alti schienali, che li avvolgono di un comfort prezioso.

SITO2 3 1 Nolinski a Venezia: un cocktail bar nascosto in una biblioteca

I tavolini rotondi in marmo e ottone del Nolinski sono circondati da poltroncine e pouf, da rivolgere a piacere verso il pianoforte a coda posizionato a sinistra dell’entrata, oppure nella direzione della bottigliera illuminata. Il pavimento in moquette bordeaux si abbina con classe al bancone in marmo che disegna una curva dolce, alle cui spalle si sviluppano in altezza tre colonnati di mensole che culminano con altrettanti archi. L’arte è protagonista nei 4000 volumi che riempiono completamente gli scaffali della biblioteca, a disposizione degli ospiti per leggere mentre sorseggiano un bicchiere di whisky.

A questi si alternano due grandi dipinti dell’artista Simon Buret, in pendant con l’opera site specific sul soffitto, decorata sul posto per riprendere la tradizione degli affreschi dei palazzi nobiliari della città. Su una tela monumentale di 40 mq, Buret ha rappresentato l’abisso di un ambiente marino, con dettagli che richiamano Venezia. I ricci di mare diventano stelle, le sirene galleggiano tra cielo e acque, mentre i pesci diventano leggiadri uccellini in volo sulle tracce di una mappa segreta della Serenissima.

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In questo ambiente a tratti onirico, la drink list è dedicata ai sestrieri più significativi della città, con otto signature e tre alternative analcoliche. San Marco è realizzato con gin, sciroppo di fico, vermouth e completato con succo di limone e mirtillo. Cannaregio è servito all’interno di un decanter in cristallo e versato nel bicchiere dell’ospite direttamente al tavolo in modo che i sentori affumicati del mezcal conquistino il palato insieme alle note agrumate del rosolio di bergamotto e al vermouth bianco.

Chi preferisce, può ordinare un distillato dalla carta del Nolinski e godersi in relax questo luogo raffinato e dalle atmosfere d’antan, da visitare almeno una volta nella vita per immergersi nell’arte contemporanea e in quella della mixology.

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