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Riso soffiato

Il riso soffiato e l’ottava meraviglia del mondo

Riso soffiato

Arioso, leggero e scrocchiarello, è l’alimento crispy per definizione amato da grandi e piccini che si presta con versatilità agli usi più eclettici: il riso soffiato.

Il riso soffiato affonda le sue origini nella cucina indiana tradizionale con il nome di mudhi; da secoli protagonista degli street food locali più popolari, è tuttora ampiamente usato anche in piatti iconici come il sostanzioso Mudhi Mansa, ricetta tipica della città di Odisha, una sorta di spezzatino di carne marinata e speziata servito assieme al riso soffiato.

Per ottenere i “pop-rice” si deve bollire il riso oppure cuocerlo a vapore prima di passarlo al forno o in una padella unta con un filo d’olio: la cottura arricchisce il chicco dell’umidità necessaria affinché poi s’inneschi, a contatto con l’alta temperatura, la piccola esplosione che lo dilata conferendogli la tipica consistenza croccante.

A questa tecnica prettamente “casalinga” si è affiancata nel primo ‘900 la moderna soffiatura industriale, una scoperta che lo scienziato statunitense Alexander P. Anderson conseguì casualmente durante uno dei suoi esperimenti. Fu lui a presentare in modo particolarmente scenografico la prima macchina soffiatrice alla “Fiera Mondiale di Saint Louis”, in Missouri, definendola “l’ottava meraviglia del mondo”; l’invenzione fu in seguito acquistata dai colossi dell’industria alimentare Kellogg’s e Quaker Oats che diffusero il riso soffiato su scala mondiale.

Ideale a colazione, semplicemente tuffato nel latte o nello yogurt magari arricchito da frutta di stagione, se amalgamato a miele e zucchero sciolti assieme o incorporato al cioccolato fuso, dal composto raffreddato e indurito previamente livellato su una teglia si possono ricavare deliziose barrette da sgranocchiare in ogni momento; in versione salata, cospargendo chicchi di riso soffiato, sale grosso e rosmarino sull’impasto tradizionale dei cracker tirato sottilissimo, si sforneranno sfiziose sfogliatine da abbinare a salse, formaggi o affettati freschi mentre una panatura di puffed rice, realizzata premendo delicatamente i chicchi interi o parzialmente triturati sulla pastella per farli ben aderire, è ottima per dorare in forno fettine di carne (pollo, vitello) oppure filetti di pesce e friggere gamberi squisitamente fragranti.

Infine, l’ispirazione per uno snack salutare fuori dal comune torna a offrirla la cucina indiana con il Murmura Chaat, un mix di riso soffiato e verdure crude (cipolle, pomodori e peperoncini verdi) ridotte a pezzetti; condito con sale e peperoncino rosso in polvere, succo di limone e chaat masala (miscela di spezie piccante e acidula), si completa con foglie di coriandolo finemente tritate e si serve, in patria, insieme al tè pomeridiano.

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