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Il Brandy artigianale italiano: chi sono i quattro produttori di maggior successo

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Dolce concessione di illustri banchieri o grandi imprenditori sin dagli anni ’20, dopo intense cene di rappresentanza, il Brandy assume tutti i connotati di un distillato di pregio e nobiltà. Scopriamo chi sono i maggiori produttori di Brandy artigianale italiano.

Il termine Brandy deriva, molto probabilmente, dall’olandese “Brandwijn”, che significa “vino bruciato”(gli olandesi sono i padri della moderna distillazione). In Italia, la legge nr. 1559 del 7 dicembre 1951 ha sancito che il distillato di vino ottenuto in Italia da uve qui coltivate e vinificate, assume l’esclusiva denominazione di Brandy Italiano. Fatta chiarezza legislativa è arrivato il momento di cristallizzarne la qualità con un’associazione che salvaguardi questo nobile distillato, ma prodotto con metodi artigianali.

Ecco, allora, un poker d’assi della distillazione italica che si dà qualche regola chiara. Il vino deve essere prodotto da uve integre e la fermentazione non deve avere aggiunta di solforosa. La distillazione deve avvenire (entro la fine di febbraio dell’anno successivo la vendemmia) tramite alambicchi discontinui, a fuoco diretto o a bagnomaria. L’invecchiamento deve avvenire in botti di rovere (massimo 350 litri) per un minimo di 10 anni senza la possibilità di aggiungere alcunché.

Chi sono i 4 produttori di brandy italiano

Ora sveliamo i quattro moschettieri del brandy italiano artigianale. Partendo da Villa Zarri, una famiglia che è una sorta di emblema di questo distillato che parte da Castel Maggiore, in provincia di Bologna, nel 1954, allorché Leonida Zarri acquista un’azienda di Murano, la Pilla. Sarà poi il nipote Guido Fini Zarri a portare avanti dal 1990 la nuova azienda con risultati eccellenti.

Si passa poi a Pojer & Sandri che tra la Val d’Adige e Val di Cembra in provincia di Trento, producono vini rossi che finiscono in un alambicco discontinuo a bagnomaria modello Zadra. È la volta di Pilzer. Nella sua distilleria ubicata in località Portegnàc, nasce il suo distillato più quotato, l’Historia Portegnàc Brandy ottenuto da due vini rossi, Lagrein (o Lagarino) e Schiava, tenuti separati e maturati sui lieviti.

Chiudiamo con Gianni Vittorio Capovilla detto il “Capo”: una star assoluta della distillazione mondiale, soprattutto nei Paesi di lingua alemanna dove i suoi distillati di frutta sono apprezzati in tutte le loro straordinarie sfumature.

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