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mangiare a Ravenna

Cosa mangiare a Trapani e dintorni

mangiare a Ravenna

Viaggio nell’Italia dei sapori: cosa mangiare a Trapani e provincia, non solo per scoprire un territorio nel cuore del Belpaese, ricco di storia e di enorme valore enogastronomico.

Dalle coste della Versilia, terra di Toscana ricca di tradizioni e storia, scivoliamo lungo lo Stivale sino a raggiungere la punta estrema della Sicilia che si affaccia sulle isole Egadi. Trapani e le sue coste viste dall’alto sono una perla unica, vanto per la nostra Italia: il bianco del sale caratterizza il panorama con lo sfondo blu cristallino del Mar Mediterraneo. Dal mare alle saline, dalle produzioni enologiche all’offerta turistica ed enogastronomica, ogni elemento di questa terra è un invito a scoprire le eccellenze di una provincia in cui il cibo e il vino sono la perfetta espressione di luoghi fortemente identitari riconoscibili anche, e soprattutto, dai prodotti. 

Mangiare a Trapani e dintorni è un’espereinza. La cucina fatta da piatti sia di mare che di terra, gustosi, autentici e prelibati, influenzati e contaminati dalla cultura araba. Un perfetto menù trapanese propone infatti ricette povere all’origine, ma apprezzate dai viaggiatori, perché si basano sulla qualità e l’unicità della materia prima come il tonno e il gambero rosso di Mazara del Vallo. Tra gli antipasti più tipici della cucina trapanese, abbiamo sicuramente la ficazza di tonno. Per la sua forma potrebbe ricordare un salame tradizionale, ma in realtà viene preparata con la carne dei tonni siciliani.

Nel trapanese questo pesce viene definito maiale di mare, infatti, vengono utilizzate tutte le sue parti senza spreco, per poi essere condite con sale marino e pepe nero macinato e successivamente inserite in un budello di maiale. Il periodo di lavorazione è intorno ai mesi di maggio e giugno, cioè il periodo in cui i tonni arrivavano nel Mediterraneo a deporre le uova, venendo poi pescati nelle tonnare. Parlando sempre di tonno non bisogna dimenticare di assaggiare la sua bottarga. Questo antipasto d’eccellenza altro non è che la sacca contenente le uova di tonno salate, pressate ed essiccate. Dal gusto intenso e marino è un ingrediente molto apprezzato nella cucina.

Il cous cocus di pesce alla trapanese e il cous cous trapanese con i broccoli sono dei primi piatti che bisogna mangiare a Trapani e che fondano le radici durante la dominazione sul Nord Africa dei Berberi, per poi essere diffusi dagli arabi.

Si tratta di semola “incocciata”: un procedimento particolare che richiede tempo, pazienza e manualità e la cottura attraverso una particolare pentola chiamata cuscussiera. I granuli, che ricordano i granelli della sabbia del deserto, con poche gocce d’acqua, grazie al movimento rotatorio dei polpastrelli delle mani, si ingrandiscono e sono pronti per essere cucinati. Successivamente, il cous cous viene condito con verdure locali, in particolare i broccoli come da tradizione. Si può mangiare a Trapani il più famoso che è condito con un appetitoso brodo di pesce.

Un altro primo piatto tipico da mangiare a Trapani sono le busiate. Una pasta corta dalla caratteristica forma attorcigliata a spirale. L’impasto con sola acqua e semola viene arrotolato su un ferro da calza chiamato buso, ottenendo così un fusillo stretto e cavo al centro, ottimo per raccogliere il condimento. È una ricetta molto antica che nasce nei porti trapanesi, dove si fermavano le navi dei genovesi. La pasta viene condita assieme al pesce spada o con il pesto trapanese. Pesto a base di mandorle, basilico, olio e pomodoro. L’aglio è un ingrediente essenziale per questo condimento. Il migliore è l’aglio rosso di Nubia.

Non solo mangiare a Trapani e dintorni ma anche bere: nella provincia di Trapani troviamo eccellenti vini siciliani doc del consorzio, come la DOC Erice, prodotta dalle aziende del territorio che ne rappresentano l’amorevole culla, da cui hanno origine etichette pregiate in grado di rappresentare in pieno una filosofia enologica basata sulla sostenibilità e sulla contemporaneità.  La denominazione Erice DOC comprende i vini rossi e bianchi provenienti dalla zona intorno all’antica città di Erice, un tempo una delle principali cittadelle medievali della provincia di Trapani. I vini di Erice hanno ricevuto il riconoscimento della DOC nell’ottobre 2004. L’uva Zibibbo svolge un ruolo importante in tutte le denominazioni della Sicilia, ma soprattutto qui, in quanto rappresenta il 95% nel vino Erice Moscato DOC. 

Ma ora passiamo ad un dolce tipico: il caldo freddo che è obbligatorio mangiare a Trapani. Questo dolce veniva già preparato ai primi del 1900 in una storica pasticceria del centro città. Questo dessert prende il nome dagli accostamenti caldi e freddi che compongono il dolce. Un pan di Spagna morbido fa da letto ad un buonissimo gelato con panna, ricoperto poi da abbondante cioccolata calda.

Il cannolo è il dolce iconico di tutta la Sicilia e si deve mangiare a Trapani. Nella frazione di Dattilo è dove sono prodotti i cannoli siciliani più grandi, gustosi e rinomati. Tradizionali e dal sapore tipico, i cannoli di Dattilo sono un dolce assolutamente da provare. La cialda, impastata con aceto e olio di oliva viene fritta nello strutto e spolverata di zucchero, risultando così sottile e croccante. Il tutto sarà farcito con abbondante ricotta freschissima e di qualità per rendere questo dolce irresistibile.

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