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L’esperienza più ambita in Champagne è all’Hotel du Marc di Reims

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Solo sei stanze per pernottare e una sala da pranzo sfarzosa. L’Hotel du Marc, casa riservata ai vip e agli amici della maison Veuve Clicquot, è un gioiello nel cuore Reims accessibile a pochi.

La storia di Reims e della regione della Champagne si interseca inevitabilmente con quelle dei grandi personaggi che l’hanno resa celebre in tutto il mondo. Il successo delle bollicine francesi, infatti, è legato alle opere lungimiranti di uomini e donne che hanno intuito le potenzialità di questo vino e, fin dagli albori dell’800, lo hanno esportato in tutto il globo. Ancora oggi, visitando cantine e dimore storiche, è possibile respirare questa passione e un senso di grandezza che supera la barriera del tempo, arrivato fino ai giorni nostri con un rinnovato spirito di eccellenza ed eleganza.

A Reims, l’aria effervescente come le bollicine che guizzano nel bicchiere, porta a scoprire luoghi iconici come l’Avenue de Champagne costellata di cantine e la Cathédrale Notre-Dame, dove sono stati incoronati tutti i re francesi. A due passi da questo monumento ecclesiastico, si trova un luogo affascinante e accessibile solo a pochi fortunati. Si tratta dell’Hotel du Marc, fiore all’occhiello della Maison Veuve Clicquot Ponsardin, dove l’art de vivre francese si mescola all’ospitalità più raffinata, dando vita a un rifugio esclusivo e di totale privacy.

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Hotel du Marc

Attenzione però a non lasciarsi ingannare dal nome: l’hotel particulier non è un albergo cinque stelle, ma una lussuosa residenza cittadina tipica dell’architettura francese. L’Hotel du Marc nasce infatti come dimora di famiglia di Edouard Werlé nel 1840. Il socio in affari di Madame Clicquot ricevette in dono il terreno nel cuore di Reims proprio dalla vedova che, dopo averlo acquistato nel 1822 per costruire cantina, cambiò i suoi piani. Una volta eretto il palazzo, circondato da un magnifico giardino (ai tempi un frutteto), Werlé vi soggiornò fino alla morte, nel 1884.

Divenuta nel 1907 la residenza dei dirigenti della maison, la dimora è oggi un gioiello di ospitalità che non tutti possono avere la fortuna di visitare. Infatti, per accedere all’Hotel du Marc, è necessario un invito diretto da parte di Veuve Clicquot: richiamo che viene esteso a personaggi importanti e amici della maison, che qui si raccolgono per conversare e degustare le migliori annate di champagne, accompagnate da piatti di alta cucina francese.

La ristrutturazione del palazzo, durata 4 anni e firmata dall’architetto e designer Bruno Moinard, ha mantenuto la struttura familiare dell’abitazione, inserendo opere d’arte e pezzi unici di design firmati dai fratelli Campana, Yayoi Kusama, Mathieu Lehanner e Pablo Reinoso, mentre all’esterno sono state conservate le facciate in pietra. All’ingresso, gli ospiti vengono accolti da una grande scala che conduce alle sole sei camere presenti al primo piano. Sulla destra, invece, si apre lo spazio della biblioteca, dove troneggia uno struzzo a grandezza naturale con tanto di sella e occhiali da aviatore.

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Sala da pranzo

Proseguendo si incontra un accogliente salotto con camino dai toni immacolati del bianco, che contrastano con l’adiacente sala da pranzo. Con il suo pavimento in legno che scricchiola al passaggio degli ospiti, l’ambiente dedicato al ricevimento ha boiserie di legno nere bordate di oro e ospita, sopra al grande tavolo centrale, un monumentale lampadario in cristallo. In questa sala prendono vita degustazioni rigorosamente accompagnate dalle migliori cuvée della maison e i vintage La Grande Dame. A fine pasto, si aprono le porte di un altro ambiente, dove la cantina a vista e un grande bancone permettono di godersi altri calici di bollicine e, il biliardino logato Veuve Clicquot, di intrattenersi facendo le ore piccole.

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Camera Giappone e biblioteca

Al momento di andare a dormire si sale al primo piano, camminando attraverso una galleria dei ritratti per arrivare alla propria camera. Qui una luce teatrale illumina grandi dipinti poggiati alle pareti, che si alternano alle porte di accesso delle stanze, tutte diverse e intitolate a diversi paesi. La “Francia” è elegante con le sue boiserie color salvia e i dettagli in oro, mentre la “Giappone” riprende il rigore minimalista del design nipponico e assume un carattere orientale grazie a un grande kimono appeso alla parete. Le sale da bagno permettono di rilassarsi nelle vasche e dedicarsi a un rituale di relax, sempre con un calice di champagne a portata di mano.

Un modo per abbandonarsi alla storia e alle tradizioni della regione francese vocata al vino più pregiato di sempre, da provare almeno una volta nella vita, solo su invito da parte della maison Clicquot.

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