scarica l'APP gratuita

Cerca
Josetta Saffirio

Josetta Saffirio: produzione eclettica

Josetta Saffirio

Nel cuore delle suggestive colline delle Langhe, una saga vitivinicola affascinante e travagliata prende vita nella storia della firma di Sara Vezza.

Josetta Saffirio: biodiversità e business sostenibile

Un’epopea decisamente travagliata, quella della firm di Sara Vezza, entrata in possesso soltanto due anni fa, nel 2022, degli ettari vitati di proprietà di mamma Josetta, magnetica ‘Donna di Langa’ che, insieme al marito Roberto, aveva condotto al successo la struttura, figlia delle visioni di papà Ernesto. Poi, lo stop alla produzione del 1989, durata fino alla ripresa del 1999, grazie proprio a Sara, la quinta generazione – ora produttrice anche a marchio proprio – che riesce a riportare il brand di Castelletto di Monforte d’Alba alla sua natura di raffinatissima cave de garage, tassello imprescindibile della leggenda langarola.

Cantina di tale indiscutibile qualità, Josetta Saffirio, da attirare l’interesse di un personaggio decisamente non digiuno di business vitivinicolo come Renzo Rosso, che ora possiede la maggioranza delle quote tramite la holding Brave Wines. ll merito va conferito soprattutto al meticoloso lavoro di prossimità svolto in campagna, gestita storicamente con criteri improntati alla biodiversità, successivamente approdata alla certificazione biologica. Poi, non secondariamente, alle idee di crescita sostenibile di un’azienda che ora conta circa 12 ettari vitati, per 90.000 bottiglie prodotte ogni anno.

In Josetta Saffirio vigono i criteri della misura: fermentazioni svolte in acciaio, con macerazioni mai eccessivamente spinte, affinamento in legno di diversi passaggi, con stabilizzazione finale delle masse in cemento. Ne escono etichette di grande concentrazione, tuttavia leggere e soavi, dotate di innato equilibrio. Una produzione eclettica, peraltro, che abbina al grande classico territoriale, il Barolo, Barbera convincenti, Nebbioli di temperamento ed esperimenti fascinosi, come ad esempio l’oriundo Rossese bianco, o ancora il rosato da Nebbiolo in purezza. Esempio lampante, ce ne fosse bisogno, di quanta ricchezza non ancora esplorata riservino le Langhe.

Barolo DOCG Ravera 2020 euro 55 Punteggio: 96+/100

Direttamente da Josetta Saffirio, uettura impeccabile da una collocazione cardine della tipologia, fermentato in acciaio a temperatura controllata, affinato in legno e ovetti di porcellana, un Barolo di freschezza, attacca al naso su sentori di lampone rosso, poi zest di mandarino, salvia selvatica, ricordi di eucalipto e richiami di noce moscata.

Al palato è salmastro denso, molto croccante. Chiude ancora su memorie speziate-balsamiche e ritorno dei piccoli frutti. Con un vino del genere, in fase di abbinamento, c’è davvero di che sbizzarrirsi, tuttavia particolarmente gustoso in affiancamento alla selvaggina, ad esempio un petto di anatra selvatica ai funghi. Se si vuole uscire dal territorio, perfetto anche con un Baozi.

Josetta Saffirio
Loc. Castelletto, 39, 12065, Monforte d’Alba (CN)

Telefono: 0173 787278

Indirizzo e-amil: info@josettasaffirio.com

LEGGI ANCHE: Le Potazzine: eccellenza vinicola al femminile

ULTIME NOTIZIE

Ultime Pillole

ISCRIVITI ALLA
NEWSLETTER

Ricevi gratuitamente WEEKLY ENJOY Le Guide De L’Espresso: un magazine settimanale digitale con notizie, curiosità e approfondimenti del mondo enogastronomico.

SCOPRI
LE NOSTRE GUIDE

Scarica l’app Le Guide de L’Espresso per avere tutto il mondo enogastronomico a portata di mano e scoprire i luoghi da non perdere attorno a te. 

Cerca