scarica l'APP gratuita

Cerca
Giorni della merla

Giorni della merla: i piatti contro il grande freddo

Giorni della merla

Giorni simbolici, quasi un portale verso il rinnovamento, con l’inverno alle battute finali e i primi assaggi del tepore primaverile che a breve tornerà a scaldarci.

Giorni della merla: piatti e significato

Parliamo dei “giorni della merla”, gli ultimi tre di gennaio, quelli che secondo la più nota tra le innumerevoli leggende del caso, un esemplare di merla dal candido piumaggio trascorse in un comignolo per sfuggire al gelo: ne uscì completamente nera di fuliggine, sancendo la cromia delle piume, prima bianche, di tutta la sua specie; la saggezza popolare insegna che tanto più le temperature scenderanno in quei giorni, da sempre reputati i più freddi dell’anno (una fama consolidata soprattutto nei tempi passati) tanto prima la primavera farà capolino. 

Sono le ultime chance per godere a tavola dei più ghiotti cibi anti-freddo, piatti corroboranti magari irrobustiti dalla sostanziosa carne di maiale, come la ricca polenta lodigiana preparata con gli speziati ciccioli ricavati dalla cotenna oppure sontuosi risotti come quello con la luganega, realizzato soffriggendo la tipica salsiccia lombarda con un battuto di cipolla e burro a cui si aggiungerà il riso arborio che, una volta sfumato con vino bianco, si porterà a cottura unendo gradualmente il brodo. 

Durante i giorni della merla immancabili le zuppe, in particolare quelle più saporite ed energetiche, come la tradizionale ribollita toscana a base di pane raffermo e un tripudio di verdure e legumi (tra cui spiccano cavolo nero, verza e fagioli) e le minestre rustiche, di cui un bell’esempio offrono i ceci in zimino, antica ricetta ligure preparata unendo a un classico soffritto di carote, sedano e cipolle la passata di pomodoro, pane, bietole e i ceci previamente bolliti.

A chiudere il pasto, morbide vellutate di frutta cotta di stagione (mele e pere si presteranno squisitamente allo scopo) e dolci da forno; i più golosi si concederanno un generoso pezzo di torta sbrisolona, il celebre dolce originario di Mantova popolare sin dal 1600 alla corte dei Gonzaga e tipico dei giorni della merla: una friabile coccola a base di farina di mais, burro, zucchero e mandorle.

LEGGI ANCHE: La Candelora: il trionfo della luce

ULTIME NOTIZIE

Ultime Pillole

ISCRIVITI ALLA
NEWSLETTER

Ricevi gratuitamente WEEKLY ENJOY Le Guide De L’Espresso: un magazine settimanale digitale con notizie, curiosità e approfondimenti del mondo enogastronomico.

SCOPRI
LE NOSTRE GUIDE

Scarica l’app Le Guide de L’Espresso per avere tutto il mondo enogastronomico a portata di mano e scoprire i luoghi da non perdere attorno a te. 

Cerca