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I biscotti Royal Dansk: tutti i ricordi d’infanzia racchiusi in una latta blu

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Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sperimentato l’amara delusione di trovare all’interno della celebre latta blu Royal Dansk delle nostre nonne strumenti per cucire, anziché dei deliziosi biscotti danesi al burro. Ma vi siete mai chiesti perché tutte le nonne la posseggono? E perché utilizzarla proprio per conservare ago e filo?

Le origini di Royal Dansk

I biscotti Royal Dansk, oggetto di numerosi video e post social dal sapore un po’ nostalgico, sono da sempre legati a un’esperienza d’infanzia che ha segnato in modo inequivocabile la memoria di molti; diventando nel tempo sia un mito che un’ottima leva di marketing per l’azienda che li produce ancora oggi.

I biscotti al burro danesi sono uno dei simboli più importanti della cultura gastronomica scandinava la cui produzione ebbe inizio solo nel 1966, all’interno di un piccolo laboratorio fortemente legato alla pasticceria danese situato nel paese di Helsingør, a nord di Copenaghen. Da qui il nome: I reali danesi.

Per non far perdere il gusto intenso di burro ai celebri biscottini, presentati in cinque forme differenti, il marchio Royal Dansk, dell’azienda danese Kelsen, decise di investire in un packaging resistente e spazioso. Ma la latta scelta, di un blu intenso e che ritrae sul coperchio la fattoria Hjemstavnsgaard dell’isola di Funen, risultò così elegante, compatta e di facile riutilizzo che tutti coloro che l’acquistavano o la ricevevano in regalo la conservavano, anche dopo aver terminato i biscotti.

La latta, quasi sempre impiegata per conservare ago, spaghi e fili, divenne così nel tempo parte integrante della cultura popolare europea ed estera (Germania, Polonia, Italia, Stati Uniti, Cina). Ma perché?

Tra le ipotesi più accreditate, c’è sicuramente quella legata alla condizione sociale ed economica delle famiglie colpite dalla guerra o da situazioni di povertà. In assenza di denaro, sia uomini che donne dovettero imparare a riutilizzare vestiti e oggetti, donando loro una seconda vita. E la latta dei biscotti Royal Dansk, venduta inizialmente in pochissime quantità, risultò l’ideale per portare avanti negli anni questa abitudine. In secondo luogo, essendo un oggetto non trovabile in molti paesi, si costruì attorno a esso il ruolo di ricordo di un viaggio all’estero.

Lo stesso marchio ha affermato che ancora oggi questa scatola, rimasta quasi del tutto fedele all’estetica originale, viene acquistata e utilizzata nei modi più creativi e disparati possibili, e quasi mai hanno a che fare con la cucina. Forte di questo ingresso nella memoria collettiva, la latta della Royal Dansk è ciò che potremmo definire un metodo ingegnoso e intelligente di fare marketing a lungo termine.

Una piccola macchina del tempo in grado di conservare i nostri ricordi più importanti e che, ancora una volta, ha reso il cibo un elemento di grande impatto nostalgico.

Al prossimo viaggio gastronomico!

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