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Scaturchio

Scaturchio: non solo i golosi cioccolatini “Ministeriali”!

Scaturchio

Un’istituzione a Napoli nel mondo della pasticceria da oltre un secolo.

Tradizione napoletana e influenze europee: parliamo di Scaturchio

I fratelli Scaturchio, originari della Calabria ed esperti nella lavorazione della pasta di mandorle, si trasferiscono a Napoli agli inizi del ‘900 e iniziano l’attività di pasticceria e poi cioccolateria in Via Toledo (successivamente trasferita in Piazza San Domenico Maggiore, ancor oggi sede principale dell’Azienda, attualmente non più di proprietà della famiglia Scaturchio).

Dopo la Grande Guerra, quando il più giovane degli Scaturchio, Giovanni, tornò dal fronte con la moglie austriaca, oltre ai dolci della tradizione napoletana si aggiunsero la torta Sacher e il Danubio, versione partenopea del Buchteln (dolce austriaco composto da una serie di palline di pasta brioche farcite con crema dolce alla vaniglia o al cioccolato), realizzato in versione “rustica”, sempre a base di pasta brioche, ma con farcitura di salame napoletano e formaggio irpino.

Sempre in quegli anni, poi, un nuovo dolce entrò nella tradizione della ditta Scaturchio: il Ministeriale, delizioso medaglione di cioccolato fondente ripieno di una golosa crema al liquore dalla ricetta segreta (disponibile nel formato classico, medio-grande, e anche mignon). Fu inventato da Francesco Scaturchio come pegno d’amore per l’attrice Anna Fougez ed ebbe un tal successo che l’inventore decise di chiedere alla Casa Reale di inserire quella squisitezza tra le prelibatezze di Corte: fu una trafila lunga e impegnativa e soltanto dopo innumerevoli prove nei Ministeri deputati alle verifiche del caso il goloso cioccolatino raggiunse le mense regali. La pratica fu un affare “ministeriale” e da lì il nome di quel cioccolatino unico e inimitabile.

Un’altra invenzione di Scaturchio, meno risalente, è rappresentata, invece, dal Babà Vesuvio, realizzato nel 1994 in occasione del G7 di Napoli, nella forma del vulcano napoletano, bagnato di uno sciroppo al bergamotto, coperto da brevetto dal 1995 (il babà preparato per il G7, a simboleggiare l’accoglienza della città di Napoli, pesava circa 30 chili, era lungo 120 cm. e alto 50 cm).

L’offerta di dolci a base di cioccolato di Scaturchio è formata da deliziose torte: la Caprese, a base di mandorle e cioccolato, coperta di zucchero a velo, dalla consistenza morbida, si dice nata nel 1920 a Capri per la dimenticanza dell’aggiunta di farina nella preparazione originaria; la Foresta Nera, pan di spagna aromatizzato da una bagna a base di liquore Strega farcita di strati di crema di cioccolato coperta di sfoglia di cioccolato fondente, anche nella versione al cioccolato bianco.

Troviamo, inoltre, la Sacher, pan di spagna al cioccolato farcito di delicata confettura di albicocche, coperto di una golosa glassa al cioccolato fondente; la Tirolese, pan di spagna al cioccolato farcito di crema di cioccolato e nocciole, coperto anch’esso di glassa al cioccolato fondente. Poi i Mostaccioli, biscotti tipici della tradizione campana, di forma romboidale, formati da una pasta al miele, con noci, mandorle, fichi secchi e uva passa, coperti di glassa al cioccolato fondente.

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