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Lo Spritz perfetto: le regole d’oro per un classico contemporaneo dal 1919

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Storico, semplice e paradossalmente bistrattato, lo Spritz è ormai uno dei cocktail più richiesti al mondo. Eppure, anche nella sua essenzialità, è facile incappare in qualche errore…. se non si conoscono le regole per uno spritz perfetto.

Spritzer era in realtà il termine originale: stava a indicare lo spruzzo di seltz con cui i soldati austriaci, acquartierati nel Nord-Est italiano durante la parabola del Regno Lombardo-Veneto, erano soliti allungare i vini locali, da loro ritenuti troppo impegnativi. Quasi due secoli dopo, lo spritz perfetto ha saputo rompere qualsiasi confine geografico, arrivando a conquistare i rooftop di New York o le terrazze a strapiombo sulle scogliere del sud Europa.

Di importante essenzialità, approcciabile per contenuto alcolico e dalla naturale inclinazione modaiola, lo spritz va considerato come uno dei cocktail più significativi nella riscoperta della miscelazione contemporanea, pur dovendo combattere contro stereotipi che lo vedrebbero (paradossalmente, agli occhi dei bartender e non dei consumatori) come troppo poco complesso per essere degno di nota.

spritz perfetto

Ebbene, che siate professionisti o amatori da divano, sappiate che realizzare uno Spritz perfetto richiede, come per qualsiasi altro drink, una certa cura per il dettaglio. A partire dal ghiaccio, che deve riempire il calice fin quasi all’orlo, per permettere la giusta (benché minima) diluizione e mantenere la temperatura bassissima.

spritz2 Lo Spritz perfetto: le regole d’oro per un classico contemporaneo dal 1919

Poi le proporzioni e soprattutto l’ordine di mescita degli ingredienti: per primo va versato il Prosecco, la cui bolla tenderebbe a disperdersi se invece aggiunto per ultimo, come troppo spesso accade. Poi il liquore prescelto; dall’arancione brillante dell’Aperol (con cui lo “Spritz Veneziano” è stato codificato per la lista dei classici internazionali IBA nel 2011), fino al Cynar meno esplorato eppure delizioso, passando per le tipiche vibrazioni amaricanti di Campari o Select.

Infine, la guarnizione: uno Spritz non può definirsi tale senza una decorazione che completi la ricetta, sia essa la tradizionale mezzaluna di arancia, oppure un’oliva o una scorza di limone. E fidatevi che anche dalla qualità di questi ultimi ricami, si denotano la competenza degli osti e le certezze di una esperienza eccellente.

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