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Tenuta Carrobbio: dieci anni di storia e devozione per vini d’eccellenza nel cuore del Chianti

Tenuta Carrobbio

Per celebrare i suoi primi dieci anni di rinascita produttiva, Tenuta Carobbio ha scelto la cornice di Maio Restaurant, nel centro storico della città di Milano, accompagnata da tutti coloro che hanno supportato la crescita e il successo dell’azienda toscana.

Dieci anni di Tenuta Carrobbio al Maio Restaurant

Tenuta Carrobbio ha festeggiato, venerdì 25 gennaio, all’interno dell’esclusiva location di Maio Restaurant situa al settimo piano della Rinascente Milano, i suoi primi dieci anni di rinascita produttiva accanto ad alcuni dei suoi più entusiasti sostenitori; a cui è stato riservato uno speciale percorso enogastronomico volto a ripercorrere i punti salienti della storia della Tenuta.

Il percorso si è aperto, dopo un assaggio di olio, pane e lievito madre, con un uovo croccante (finferli e quartirolo lombardo) a cui è stato affiancato un Chianti classico DOCG 2017-218; per continuare con le annate 2015-2016 e 2013-2014 che hanno rispettivamente accompagnato un raviolo d’ossobuco e un delicato riso, zucca e Castelmagno. I secondi, invece, a base di black cod e guancia di manzo brasata, con un intermezzo a base di formaggio blu ’61, hanno visto l’entrata in scena del Leone Sangiovese IGT (nelle annate 2013-2014-2015) e due annate storiche del Chianti classico (1991-1996).

Tra le luci soffuse e lo sfondo unico e suggestivo del Duomo, i componenti della Tenuta Carrobbio si sono lasciati andare, durante tutta la serata, a un racconto ricco di spunti di riflessione odierni sul mondo del vino e sul ruolo dei produttori oggi, concentrandosi in modo particolare sull’imprenditoria femminile.

Tenuta Carrobbio: Storia di una rinascita vitivinicola

Le origini di Tenuta Carrobbio ci portano nel lontano Quattrocento, quando la struttura era di proprietà della famiglia dei Magaldi, mercanti fiorentini che abitavano la zona del Chianti durante la stagione estiva. Nel corso del tempo, la proprietà passa all’Ospedale di Santa Maria Nuova, per passare, poi, nel 1479 sotto la guida della celebre famiglia Gherardini. All’inizio del Cinquecento il podere torna nelle mani dell’Ospedale che lo concede a mezzadria; ma è sul finire del Settecento che la storia di Carobbio si complica: col finire della mezzadria e l’abbandono repentino delle campagne il podere conosce il declino.

La vera rinascita comincia nell’estate del 1985, anno in cui Tenuta Carobbio viene riscoperta da Carlo Novarese. Da cascinale desueto si trasforma in una raffinata casa residenziale. Trovandosi nel cuore del territorio del Chianti, Carlo mette a disposizione la lungimiranza da imprenditore e la tensione all’eccellenza, che contraddistinguono la sua storia di industriale, a beneficio della Tenuta: si attuano interventi sui vigneti a sostegno di una strategia di alta qualità delle uve e dei vini; si realizzano nuovi impianti secondo i principi delle tendenze viticole più avanzate. E il risultato è una selezione di vini di qualità.

Nell’ultimo decennio, Tenuta Carrobbio ha conosciuto un ampliamento della superficie vitata, che ha portato, attraverso un metodo rigoroso e appassionato anche alla creazione di nuovi vini. Dal Sangiovese di eccellenza che da sempre è principe in questa zona (declinato dal più fresco e godibile Rosato sino all’elegante IGT Leone, passando per un longevo Chianti Classico) allo storico IGT Pietraforte (Cabernet Sauvignon in purezza) già in produzione con Carlo; a cui si è recentemente aggiunto l’IGT Magaldo, un Merlot in purezza che regala vibranti spaziature. La sfida enologica degli ultimi anni ha visto anche il nascere di un altro vino outsider per la zona: Piluka, un Pinot Bianco che promette di essere un altro fiore all’occhiello della Tenuta.

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