scarica l'APP gratuita

Cerca
Vicenza

Vicenza e dintorni: cosa mangiare, bere e scoprire

Vicenza

Viaggio alla scoperta di Vicenza e dintorni, un mix straordinario di arti, natura e gastronomia.

Lasciati i trulli della provincia di Brindisi arriviamo alla città del Palladio e all’altopiano di Asiago, mete ricche di tesori d’arte, ma anche una destinazione gourmet: tanti i piatti tipici che raccontano la storia del territorio e rendono gustosa una vacanza fuori porta. 

Re dei piatti della tradizione è il baccalà, conosciuto appunto come “il baccalà alla vicentina”. Un secondo di pesce saporito e aromatico, molto amato anche fuori regione; a dispetto di quanto il nome possa lasciare intendere, viene preparato con lo stoccafisso, merluzzo essiccato al vento. Si tratta di un piatto con una ricetta leggermente lunga e laboriosa, quattro ore di cottura, ricoperto di latte, con cipolle stufate e alici. Per un piatto così ricco di sapori e non di facile accostamento, spazio per gli amanti dei calici al vitigno vespolaia (in particolare quello delle Breganze) di sapore fresco e un profumo intenso, fruttato, per esaltare le sensazioni gustative eccellenti e non sovrastare il sapore del pesce.

Spostandoci a nord si estende l’altopiano di Asiago, luogo ideale per una vacanza montana e simbolo dell’eccellenza agroalimentare italiana con il formaggio Asiago, quarta specialità casearia a latte vaccino d’Italia. Sull’Altopiano dei Sette Comuni, attorno al sedicesimo secolo, l’allevamento ovino lasciò il posto a quello bovino, ed è proprio da quell’antica lavorazione del latte vaccino che ebbe origine la speciale tecnica casearia che ancora oggi si conserva nelle numerose malghe presenti sull’Altopiano.

L’Asiago DOP è appunto un formaggio a pasta semicotta prodotto in due diverse tipologie: l’Asiago d’Allevo con latte parzialmente scremato, dal sapore più deciso e l’Asiago Pressato, frutto della lavorazione del latte intero, che presenta invece un sapore dolce e delicato. La produzione di questa prelibatezza casearia testimonia la sua grande modernità: dall’aperitivo, alla cena gourmet, sono infinti i possibili abbinamenti con piatti adatti ad ogni occasione, da accompagnare con un ottimo vino spumante, come quello prodotto da uve Durella sui monti Lessini.

Tornando in città l’occhio cade sulla torta “putana”, dolce tipico di Vicenza il cui nome ha un’origine controversa. Secondo alcuni, l’epiteto bizzarro deriva infatti da ciò che al suo interno si era soliti mettere: un po’ di tutto, insomma, una sorta di dolce del riciclo, dove non devono mai mancare mele, uvetta e grappa. C’è però un secondo motivo, più folkloristico. Pare infatti che venne chiamata così da un ristoratore di Piazza delle Erbe a Vicenza, in seguito all’esclamazione di un suo cliente che si trovò improvvisamente nel piatto una fetta di questa torta in seguito ad un blackout.

Il perfetto menu alla vicentina si conclude sempre con un cicchetto di grappa, tra le specialità artigianali di Vicenza e provincia la distillazione è di casa. Una lunga ricerca e studi nel settore hanno permesso di selezionare distillati particolarmente ricercati e dall’aspetto elegante, proponendo aromi delicati o intensi studiati nei minimi dettagli: grappe giovani o invecchiate, d’uva monovitigno o di frutta, da coltivazioni biologiche e sostenibili che rappresentano una gamma di proposte che rispecchia la ricchezza di questo territorio unico.

ULTIME NOTIZIE

Ultime Pillole

ISCRIVITI ALLA
NEWSLETTER

Ricevi gratuitamente WEEKLY ENJOY Le Guide De L’Espresso: un magazine settimanale digitale con notizie, curiosità e approfondimenti del mondo enogastronomico.

SCOPRI
LE NOSTRE GUIDE

Scarica l’app Le Guide de L’Espresso per avere tutto il mondo enogastronomico a portata di mano e scoprire i luoghi da non perdere attorno a te. 

Cerca